La martellista statunitense Gwen Berry è stata travolta dalla critiche dopo il suo gesto simbolico durante le qualificazioni olimpiche statunitensi. L’atleta ha voltato le spalle alla bandiera mentre si trovava sul podio e risuonava l’inno nazionale. La Berry ha subito risposto alle critiche: “Non ho mai detto di odiare il mio Paese. Il mio scopo e la mia missione sono più grandi dello sport. Sono qui per rappresentare coloro che sono morti a causa del razzismo sistemico. Questa è la parte importante. Ecco perché sono qui oggi”.